Be’lakor, il primo Prince of Chaos

Se avete avuto qualche indecisione nello stabilire a quale Dark Power – se proprio deve essercene uno – essere devoti nel modo più assoluto*, le vostre ricerche vi avranno senza dubbio rivelato la storia di Be’lakor. Il libro Wrath of the Everchosen, disponibile questo fine settimana per la prenotazione, include le regole per il funesto Daemon Prince e persino per i suoi demoniaci soldati appiedati. Con questo ben presente, pensavamo non vi sarebbe dispiaciuto dare un’occhiata all’ascesa e alla caduta di Be’lakor, oltre alla sua attuale condizione in Age of Sigmar.

Il First Prince of Chaos

Be’lakor esiste da tempo immemore. Fu il primo mortale ad ascendere al titolo di demone, diventando un Daemon Prince di ineguagliabile status e potere. Quali oscuri atti abbia compiuto per guadagnare un tale dono rimangono un mistero il cui segreto è noto solamente a Be’lakor e agli stessi Chaos Gods. I padroni infernali di Be’lakor hanno dapprima gradito il loro nuovo campione, incanalando in lui le loro benedizioni con ogni nuova atrocità che pianificava e terribile massacro che perpetrava. Eppure, a mano a mano che il suo valore e il suo potere crescevano in autorità, allo stesso modo la sua supponenza crebbe a dismisura – un aspetto che lo portò, infine, alla colossale caduta…

Come spesso accade con il Great Game che giocano, i Dark Gods presto si stancarono dello status quo e iniziarono a guardarsi attorno in cerca di una nuova forma di intrattenimento. Il colpo più forte al mastodontico ego di Be’lakor giunse quando i Chaos Gods iniziarono a promuovere altri campioni al ruolo di Daemon Princes – fino a quel momento, il First Prince non aveva rivali nell’attenzione serbatagli dai suoi padroni. Tuttavia, nessuno sa dire con esattezza cosa fece Be’lakor per trasformare la loro negligenza in furia. Ciò che è noto è che venne spogliato di molto del suo potere e accantonato dai Dark Gods, segregato per sempre, letteralmente, nelle ombre.

Caduto ma non fuori dai giochi

A dispetto della sua caduta in disgrazia, Be’lakor rimane un antico male che ha lasciato il suo segno indelebile su ognuno dei Mortal Realms nel corso delle ere. La sua forma è inconsistente come la foschia mattutina e dall’oscurità manipola i destini dei mortali nati dalla crudeltà senza tempo con empia arguzia. Continua a comandare una vasta armata di forze demoniache, conosciuta come la Legion of the First Prince, di cui fanno parte innumerevoli soldati appiedati provenienti dai ranghi di tutti e quattro i poteri del Chaos.

Dalla loro, i Chaos Gods sembrano soddisfatti di lasciare Be’lakor alle sue macchinazioni e si crede che il First Prince of Chaos avrebbe addirittura governato il regno di Ulgu per un periodo prima della venuta di Malerion. Ma per Be’lakor, l’amarezza derivata dal supposto tradimento da parte dei suoi padroni è ancora un boccone difficile da mandare giù.

Una disputa antica come il tempo

La più grande umiliazione che Be’lakor sia mai stato costretto a subire dopo la caduta al di fuori del favore dei Dark Gods è stata l’incoronazione del loro campione mortale più potente. L’ascesa di Archaon è stata fulminea e una volta che ebbe radunato gli artefatti scelti di Everchosen – di cui la Slayer of Kings e Dorghar, il Destriero dell’Apocalisse – acquisì il diritto di diventare il campione più importante dei Chaos Gods. Be’lakor venne invitato ad una grande cerimonia in cui gli fu chiesto di ordinare Archaon Everchosen – un titolo che aveva indubbiamente bramato ma che gli sarebbe stato precluso per sempre.

Da quel momento, Be’lakor ha mantenuto un precario rapporto con Archaon. Benché abbiano combattuto per la medesima causa numerose volte dopo quel giorno, Be’lakor resta ambizioso come non mai ed è chiaro come stia cercando di approfittare dell’apparente disprezzo di Archaon nei confronti dei Dark Gods per assistere alla caduta del suo arcinemico.

Ed eccolo qui – il First Daemon Prince, il campione caduto dei Dark Gods e il maggiore aspirante rivale di Archaon per il titolo di Everchosen. È proprio un bel ruolo da ricoprire!

* Possiamo azzardarci a dire devoti “anima e corpo”?
** A onor del vero, be’, appartiene ancora a Be’lakor.

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